martedì 30 maggio 2017

Functional Training

COS'E'?
È un tipo di attività motoria finalizzata allo sviluppo di tutte le capacità di movimento del nostro corpo, sia coordinative (equilibrio, agilità, controllo posturale...) sia condizionali (forza, resistenza...).
Si parte dal presupposto che il nostro corpo sia il primo dei sovraccarichi e dobbiamo essere in grado di muoverlo e controllarlo in tutti e tre gli assi e tutti e 3 i piani di movimento.
A supporto del nostro allenamento troveremo i piccoli attrezzi (dobbiamo ricordarci che il corpo deve essere libero di muoversi e non vincolato!): kettlebell, sandbag, waterball, elastici, corde, clubbels...
Questo tipo di allenamento esalta il corpo umano e lo vede come un unico sistema energetico, infatti per renderlo "funzionale" dovremo lavorare nell'interezza delle nostre sezioni corporee, certi di aver allenato tutti i distretti al termine della nostra seduta.
È del tutto sbagliato dire che in un movimento lavora un singolo muscolo, in quanto per completarlo vengono impiegati muscoli agonisti, sinergici ed antagonisti.
Sarà quindi necessario scegliere soluzioni che ci permetteranno di lavorare quanto più globalmente possibile, unendo anche più schemi motori e gesti tecnici insieme.



PERCHE'?
A cosa serve lo sviluppo di queste capacità?
Partendo dalla parola "funzionale" ci domandiamo: funzionale a cosa?
Funzionale > Funzione > allenarsi perché la funzione del muscolo è quella di far muovere le leve del nostro corpo per opporsi alle resistenze esterne, abbattendo quelle interne.
Espandendo il concetto:il corpo umano è fatto per muoversi, quindi quale motivazione migliore di questa dobbiamo trovare per farlo muovere al meglio attraverso questo tipo di allenamento?
Possiamo adattare questa (come anche altre, ovviamente) tipi di metodologia al semplice benessere, all'atleta di bassa ma anche a quello di alta categoria.
Come detto ad inizio articolo, l'obiettivo è quello di costruire (o rafforzare) schemi motori solidi, attraverso sollecitazioni muscolari sufficienti a far aumentare le nostre capacità condizionali per migliorare il nostro schema corporeo.



BENEFICI

E tutta questa fatica a cosa mi porta?
Come per tutti i tipi di allenamento avremo i classici miglioramenti estetici, quindi adesso che ci siamo tolti il dubbio se poteva o meno renderci belli, possiamo passare alle cose serie.
Innanzi tutto meglio il nostro corpo si muove, migliore sarà il rapporto di esso con il mondo esterno: anche i semplici movimenti basilari saranno molto più fluidi.
La coordinazione intra ed intermuscolare si perfeziona, così come anche l'intera catena cinetica su cui andremo a lavorare.
Strutture osteoarticolari, muscolo tendinee, legamentose più robuste ma sopratutto miglioramento della densità ossea (importantissima sopratutto per le donne contro l'osteoporosi).
Inoltre miglioramenti degli apparati cardiocircolatorio e cardiorespiratorio non credo siano da scartare!



CONTROINDICAZIONI

Ovviamente qualsiasi sia il motivo, non si può riuscire a fare tutto o essere in grado di farlo.
È sempre necessario e dovrebbe essere sempre obbligatorio assicurarsi di poter svolgere qualsiasi tipo di attività fisica con l'idoneità del certificato medico.
Non smetterò mai di sottolineare l'importanza di affidarsi a trainer qualificati, siate curiosi ed indagate sulle competenze e sul curriculum del vostro personal trainer: una semplice attestazione non basta!!
Riportando l'attenzione sull'allenamento funzionale sconsiglio questa attività a chi ha problemi cardiaci, respiratori o patologie neoplastiche ed inoltre a chi ha difetti strutturali oppure mialgie, condropatie, osteopatie, tendinopatie ed affini visto che queste attività creano uno stress molto forte sulle capsule articolari ed ai muscoli/tendini/legamenti deputati al loro movimento/protezione.



STRUTTURARE UNA SEDUTA
La strutturazione di una seduta deve tenero conto dei motivi per cui questo tipo di allenamento esiste, ovvero:
- l'utilizzo di tutti i piani di movimento;
- l'esecuzioni di movimenti in catena cinetica;
- stimolazione della propriocezione e del core;
- utilizzo e controllo delle forze interne ed esterne;
- sollecitazione degli schemi motori fondamentali: spinte, trazioni, lanci, torsioni, rotolamenti...;
In sostanza dobbiamo, attraverso esercizi quanto più "globali" possibili, esercitare le catene cinetiche stimolando anche il controllo motorio e la coordinazione.
L'attività del core risulta fondamentale, e gli esercizi dovrebbero mantenersi il più simile possibile ai movimenti naturali.
Prima ho parlato degli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere con questa metodologia, ma bisogna anche tener conto delle richieste dei clienti ed adattare (se compatibili) il più possibile le loro richieste al tipo di allenamento.
L'allenamento della forza, dell'ipertrofia, della resistenza, dimagrimento hanno tutte vie differenti quindi è auspicabile non discostarsi troppo da ciò che la fisiologia ci insegna per ogni tipo di lavoro che vogliamo fare.
È anche vero però che negli ultimi anni abbiamo visto una "multifattorialità" sia nelle programmazioni che nei programmi di allenamento: diversificare sempre è sinonimo di miglioramento.

OPINIONI
Io personalmente credo che ognuno di noi abbia bisogno del suo tipo di allenamento, che si traduce in quello con cui ha più risultati.
L'allenamento funzionale è molto utile per raggiungere diversi risultati, la ritengo una via abbastanza sicura e con tantissimi benefici ma al contempo dobbiamo avere pazienza perché prima di arrivare al risultato dobbiamo apprendere e padroneggiare molti gesti e movimenti.
Benvenga quindi l'utilizzo per il dimagrimento, per la reattività, per la forza esplosiva etc etc
Voglio però esprimere una opinione riguardo al termine "funzionale". La risposta teoria alla domanda "funzionale a cosa" ce l'abbiamo già, ma nella pratica credo che sia un termine troppo commercializzato per indicare questo tipo di allenamento.
Io personalmente credo che la funzione di ogni allenamento debba essere sempre quella di mettere un mattoncino sulla costruzione della propria "casa", rendendo il nostro fisico sempre migliore.



Grazie!
                                                                                                                            a cura del Dott. Alberto Petti




WHAT IT IS
This is a type of training designed to develop all movement abilities of the body, both coordination (balance, agility, postural control, and others) and conditioning (strength, resistance, and so on).
The premise is that the body is the very first weight and you should be able to move it and control it along all three axes and three movement plans.
The training is supported by small equipment (remember that the body should always be free to move and not bounded): kettlebells, sandbags, water balls, rubber bands, ropes, clubbells, and so on.
The type of training exalts the human body and considers it as a whole energy system. This is why you should work on the whole of your body, considering all sections and areas during all sessions, in order to make it ‘functional’.
When you perform a movement, you can’t say that you only use one muscle: you will always use both agonist, synergic and antagonist muscles in order to complete it.
This is why this training will make you choose solutions that allow you to work as globally as possible, sometimes combining different motor patterns and technical gestures at the same time.

WHY
Why we should develop these abilities
Let’s start from the word ‘functional’ and ask ourselves: ‘functional’ to what?
From the word ‘function’, the functional training is based on the concept that the purpose of a muscle (its function) is to move the levers in the body to oppose the external resistance, and minimize the internal one.
More generally: the human body is made for moving, so what better reason to move than this type of training?
We can adapt this training, as well as many others, to the simple pursuit of well-being, to low to medium category athletes, but also to high category athletes.
As I already said, the goal is to build (or strengthen) solid motor patterns by applying muscular stress enough to increase our conditioning abilities and improve our body scheme.

BENEFITS
All this hard working - what for?
Just like with any other training, yes, your esthetical improvement is one of the benefits. This being said, let’s talk about the serious advantages.
First of all, the better our body moves, the better its relationship with the external world: we will realize that all day-to-day movements will be easier and smoother.
You will improve both intramuscular and intermuscular coordination, as well as the whole kinetic chain that you will stimulate.
You will strengthen your bone and joint structures, as well as your muscles, ligaments and tendons. Another benefit is the improvement of the bone density, which is of major importance for women and the prevention of osteoporosis.
To top it off, benefits also include improvement to the circulatory and respiratory system. Not bad, right?

SIDE EFFECTS
It is normal not to able to perform all movements, for any reason.
You should always make sure that you are able to practice your favourite physical activity by asking your doctor’s advice. It should be mandatory to have a fitness certificate in order to practice any sport.
I can’t stress enough the importance of relying on qualified trainers. Be curious and ask about your trainer’s skills and experiences: a degree is not enough!
Let’s go back to the main subject - functional training. I wouldn’t recommend this type of training to those who have heart or breathing problems, cancer, structural defects, muscle pain, cartilage diseases, bone pain, tendon diseases and similar problems, because this type of training puts a great strain on your joint capsules as well as on your muscles, tendons, and ligaments whose function is their movement and protection.

HOW TO STRUCTURE A TRAINING SESSION
When you develop a training session, you should take all the fundamental concepts of this type of training into consideration, that are:
·         using all movement plans
·         performing movements in the kinetic chain
·         core stimulation and proprioception
·         using and controlling external and internal forces
·         solicitation of the basic movement patterns: push, pull, throw, twist, roll, etc.
Basically, what we should do, is perform exercises that are as global as possible in order to work on the kinetic chains and stimulate movement control and coordination.
Core activity is fundamental and exercises should resemble natural movements as much as possible.
I’ve already talked about the goals we can set if we follow this method, but we should also consider our customers’ requests and do our best to adapt them to this type of training.
Training for strength, hypertrophy, resistance, and weight loss can be very different from each other so it would be better not to move away too much from what physiology teaches us for any type of training we choose to follow.
It is also true that there has been a trend in the last few years towards more diversified training planning and sessions: constant diversification is always synonymous with improvement.

MY OPINION
I reckon that everyone needs their own training, which means the most effective training with the best results.
Functional training is very useful in order to achieve different results, and I personally consider it as a pretty safe training method, that can give you lots of benefits. On the other side, it takes long in order for you to learn and master a great number of different gestures and movements.
I would definitely recommend it for weight loss, and if you want to improve your responsiveness, explosive strength, and so on.
Just a quick, personal note on the word ‘functional’. We now all know what ‘functional’ means in theory (‘functional to what?’), but the reality is that this term has been overused in the market to indicate this type of training.
My personal opinion is that the goal of any type of training should be to allow us to build our own ‘house’ brick by brick, making our body better step by step.

Thank you!
Care of Doc. Alberto Petti

lunedì 22 maggio 2017

Personal trainer a domicilio, il nuovo modo di allenarsi!



Decidere di rivolgersi ad un personal trainer a domicilio significa anche investire in salute, si acquista un servizio di qualità attraverso il quale si può raggiungere una buona forma fisica e prevenire molte patologie.
Molti di noi tendono spesso a rimandare impegni di ogni tipo (dieta, attività fisica) sostenendosi moralmente con la frase emblematica: la prossima settimana inizio, finendo poi col demotivarsi completamente senza mai cominciare. La figura del personal trainer può fornire gli stimoli necessari per agire subito e proseguire anche quando la voglia di allenarsi comincia a diminuire.
Personal Trainer a Domicilio. Come Funziona?
L’atmosfera che possiamo vivere durante un allenamento a domicilio è tutt’altro che caotica e impersonale, si ha un forte impatto sulla motivazione e si creano i presupposti per instaurare un’abitudine all’attività fisica, soprattutto per coloro che hanno avuto esperienze negative nei centri fitness super affollati o per quelli che si approcciano per la prima volta all’allenamento. Allenarsi a domicilio consente senza ombra di dubbio di ottimizzare il tempo: niente traffico, niente stress per parcheggiare e inoltre nessuno che giudica l’aspetto fisico o l’allenamento altrui. Una situazione allettante soprattutto se si è demotivati e introversi.
Personal Trainer a Domicilio. Quanto si paga?
Se richiediamo il personal trainer a domicilio dobbiamo però considerare che ha una tariffa molto più alta rispetto alla palestra, perché ci sono i costi legati agli spostamenti necessari per raggiungere il cliente. In Italia il costo orario di un personal trainer in palestra si aggira intorno ai 35-40 euro, la tariffa in genere è più bassa al sud e più alta al nord. Con il Personal Trainer a Domicilio questa cifra può anche raddoppiare.
Personal Trainer a Domicilio. Come e Dove si si allena?
Per potersi allenare tra le mura domestiche non vi è la necessità di avere o creare una stanza dedicata all’attività fisica, in realtà bastano pochi metri per poter eseguire gli esercizi. Se il Personal Trainer a Domicilio è preparato ha una buona predisposizione all’insegnamento ed ha seguito un buon numero di corsi di formazione per personal trainer o una laurea, può pianificare il lavoro senza utilizzare macchinari o piccoli attrezzi, ma sedie, tappetini, gradini di una scala, a corpo libero oppure allenare il cliente all’aria aperta. Per eseguire un allenamento con una buona intensità sono sufficienti dei manubri o dei dischi di ghisa, una fitball, un tappetino e se non abbiamo cyclette o tapis – roulant possiamo andare a pedalare o camminare fuori.  Se le circostanze lo permettono, possiamo allenarci anche sul posto di lavoro. Anche qui come in casa è fondamentale la capacità di adattamento del trainer, siamo in un contesto ben più complicato rispetto alla palestra, in cui si ha maggiore difficoltà nel proporre gli esercizi, soprattutto in assenza di attrezzi o se ce ne sono pochi. La spiegazione dell’esercizio è molte volte facoltà del trainer, alcuni informano a voce, altri dimostrano. Il personal trainer professionale spiega e assiste, comunica verbalmente, dimostra visivamente e aiuta in maniera tangibile trasmettendo sicurezza e competenza. Deve programmare e personalizzare l’allenamento in base agli obiettivi del cliente e attraverso test specifici, inoltre evitare di proporre un allenamento che non risulterebbe efficace per un determinato obiettivo. Per esempio: è improbabile raggiungere una buona ipertrofia muscolare se non abbiamo macchinari o attrezzature, senza sovraccarichi il muscolo ha difficoltà a crescere, come lo è pensare di ottenere buoni risultati per un’attività di endurance da svolgere all’aperto, eseguendo solo esercizi di affondi in camminata in un corridoio.
Un personal trainer a domicilio deve sempre avere come primo obiettivo la salute del proprio cliente, ovvero impostare un programma personalizzato in base alle sue esigenze non che eliminare o ridurre tutte le fonti di pericolo nell’ambiente in cui si lavora. Il cliente deve scegliere il professionista non solo basandosi sulla disponibilità e la flessibilità di orari, ma soprattutto sulla sua formazione ed esperienza, in modo tale da acquisire un servizio comodo ed efficace allo stesso tempo. Solo un professionista competente e di livello può aiutare il cliente a fare ciò che da solo non avrebbe fatto e raggiungere quindi dei buoni risultati.
Personal Trainer a Domicilio o Consulenza on line.
Una scelta emergente e diffusa oggi giorno, è quella di acquistare il servizio di consulenza on- line e quindi di allenarsi virtualmente con un personal trainer. In questo caso la scelta del professionista è ancora più complicata, il problema è sapere chi abbiamo dall’altra parte dello schermo: un vero professionista che eroga un servizio qualitativo, oppure soltanto un abile venditore di se stesso che ha creato un sito accattivante? E’ ovvio che il navigatore/cliente deve riuscire ad ottenere attraverso il sito informazioni dettagliate sui requisiti e preparazione del trainer. Se queste informazioni non emergono e sono mascherate da un prezzo molto basso o da una spiccata capacità di comunicazione e vendita del presunto professionista senza una efficiente presentazione tecnica del servizio, il personal trainer non può veramente essere d’aiuto.
Quando andiamo da un avvocato cerchiamo sempre il migliore, quando andiamo da un medico vogliamo quello più specializzato. Per essere certi di fare un buon investimento sulla nostra salute dobbiamo assicurarci che anche il nostro trainer sia un professionista qualificato.

                                                                                                                           Dott. Frediani Andrea


mercoledì 17 maggio 2017

Allenamento al femminile: miti da sfatare


“Le donne sono in grado di scoprire anche la più piccola bugia, ma se in tv o su una rivista dicono che possono perdere 10 kg in 3 giorni loro ci credono”.
Tra i luoghi comuni infondati di cui vive ancora l’universo dell’allenamento al femminile, uno dei più resistenti è quello che vuole la donna allenarsi a corpo libero o con poco peso, perché l’illusione della donna è essere “tonica ma senza muscoli”.  Parliamo di allenamento al femminile, e cerchiamo di sfatare alcuni luoghi comuni.
Molte donne infatti perdono un sacco di tempo tra attività aerobiche di gruppo o serie infinite ed inutili di glutei, adduttori e abduttori, rigorosamente a corpo libero o con poco peso altrimenti “diventano grosse”.
Purtroppo questo falso mito ha portato all’abbandono dell’attività fisica in molti casi, credendo appunto che per trasformare un corpo decadente e ipotonico in un corpo tonico con una silhouette mozzafiato, bastasse qualche lezione di zumba e 30 minuti di tapis roulant in salita e fortemente attaccate ai sostegni.
Inoltre ci sono anche quelle che passano ore ed ore sui macchinari di cardiofitness, magari con una bella felpa pesante, con un unico credo: più sudo, più mi alleno quindi dimagrisco. In realtà se ne vanno solo poche decine di grammi di grasso.

Non vorrei essere troppo crudele con l’allenamento al femminile, ma purtroppo facendo migliaia di esercizi per gli addominali come il classico crunch, oppure altrettante torsioni con il bastone o bilanciere non si brucia il grasso localizzato nell’addome né tanto meno si assottigliano i fianchi.
Inoltre nella maggior parte dei casi, questi due esercizi non vengono eseguiti in maniera corretta, nel crunch infatti vediamo spesso utilizzare le mani dietro la nuca non per sostenere la testa ma per spingere fortemente il mento verso lo sterno ed è molto frequente vedere eseguire le torsioni del busto a velocità elevatissima e forzando in maniera eccessiva la rotazione del tronco. Risultato: nel crunch poco lavoro sugli addominali e molto fastidio sul collo, nelle torsioni scarso lavoro sugli addominali come nel crunch e inoltre si possono verificare anche danni alla colonna vertebrale.
Senza ombra di dubbio, anche se questi errori appartengono più spesso all’allenamento al femminile, molti maschi non sono certo da meno.
Andiamo ancora più nello specifico. Il grande gluteo, ovvero il muscolo da tonificare per eccellenza, risponde bene a due tipi di allenamento:
·         carico alto e bassa velocità, per esempio uno squat pesante (70-80% 1 RM)
·         carico basso e alta velocità, per esempio salti o balzi

La maggior parte delle donne lo allena con bassa velocità e basso carico, ovviamente con pochi risultati sul tono muscolare. Perché ? Perché “l’uomo si deve allenare con carichi alti e la donna con carichi bassi”.

Dott. Frediani Andrea 

venerdì 12 maggio 2017

CELLULITE? COME AFFRONTARLA CON SUCCESSO!

Sono moltissime le donne che soffrono di questo antiestetico problema e altrettante quelle che cercano con ogni mezzo di porvi rimedio con sedute nei centri benessere o addirittura dai medici estetici. Tecnicamente la cellulite è un inestetismo causato da un disturbo che interessa l'Ipoderma, cioè un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura adiposa.

Esistono vari tipi di cellulite: c'è la cellulite compatta, quella flaccida e quella edematosa. Fino a poco tempo fa si riteneva che la cellulite dipendesse da problemi di tipo venoso ma la novità è che, invece, la causa risiede proprio nel tessuto adiposo. La notizia arriva proprio dal convegno della Società Italiana di Medicina Estetica.

"Fino a oggi si è considerata l'insufficienza venosa come principale causa, ma molte nuove ricerche italiane e internazionali dimostrano che è invece il tessuto adiposo, che agisce come un organo endocrino, a infiammare i tessuti e innescare le trasformazioni della pelle a buccia di arancia", spiega Emanuele Bartoletti, segretario della Società Italiana di Medicina Estetica. Se dunque il problema non risiede più dove prima si riteneva, quale può mai essere la soluzione da adottare? La risposta è semplice: "dieta alcalinizzante".

Mettersi a dieta? La regola del 9


"Gli adipociti innescano uno stato infiammatorio a cui si associa un processo di acidificazione dei tessuti — spiega il dottor Pier Antonio Bacci, docente di medicina estetica all'Università di Siena — La dieta alcalinizzante si basa su alimenti come frutta, verdura e legumi, che diminuiscono lo stato infiammatorio del tessuto coinvolto". Dunque, una riduzione dell'infiammazione potrebbe agire come un rimedio contro l'odiatissima cellulite che, in questo caso, risulterebbe rimedio efficace e di gran lunga meno costoso dei trattamenti di centri estetici, creme e fanghi utilizzati da sempre da moltissime donne.

Inoltre con l'adeguata attività fisica e con i nostri programmi specifici potrai raggiungere ancora più velocemnete l'obiettivo.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Centro o contattaci alla mail:
info@centrohelios.com