venerdì 5 giugno 2020

"SPORT…CHE STRESS !! " ovverosia: COME GLI ORMONI CI AIUTANO DURANTE LO SPORT


Nel "progetto" originale della nostra specie, finalizzato alla sopravvivenza e alla riproduzione, è previsto che camminiamo quanto basta per cercare cibo, che corriamo solo per cacciare o fuggire, che saltiamo solo se strettamente necessario, ed che evitiamo anche i pericoli dell'acqua, di cui abbiamo una fisiologica paura, al contrario di altre specie terrestri capaci invece di nuotare instintivamente.

Nella pratica sportiva , riflettendo bene, "forziamo" volutamente queste nostre capacità naturali, arrivando anche a cercare limiti estremi, per soddisfare un innato istinto agonista che originariamente era anch'esso garanzia di sopravvivenza tra i simili.

Ed ecco che allora , una azione sportiva, un allenamento , una gara sono inevitabilmente catalogati dal nostro cervello come una condizione "non ordinaria" cui il nostro organismo reagisce mettendo in atto meccanismi di adattamento
- " Sindrome da adattamento" , secondo la definizione iniziale di Hans Selye del 1936 -   che oggi chiamiamo semplicemente risposta allo STRESS

Gli ormoni, collegati al nostro cervello tramite le rapide connessioni tra sistema nervoso e ghiandole,   giocano un ruolo fondamentale.  Vediamo in sintesi quali sono  attivati principalmente durante lo sport e quali azioni svolgono.

Cortisolo: il nostro cortisone naturale,  consente di utilizzare rapidamente gli zuccheri fornendo energia rapida e di resistere meglio alla fatica ed al dolore

GH (Ormone della crescita ) :  permette di attingere rapidamente alle riserve energetiche dal tessuto grasso , risparmiando il consumo di zuccheri

Ormoni tiroidei: aumentano moderatamente durante attività fisica, permettendo un metabolismo piu' rapido. La loro azione è comunque ritenuta poco rilevante.

Adrenalina e nor adrenalina: consentono un aumento netto dell'apporto di sangue in tre territori essenziali durante lo sport: cervello, muscolo, cuore

Testosterone: aumenta durante l'attività fisica con allenamenti costanti e prolungati
favorendo la "costruzione" di proteine muscolari. Nello sforzo intenso di breve durata, pare aumenti l'aggressività agonistica.

Oltre a queste dinamiche, partecipano all' adattamento dell'organismo alla attività sportiva, insulina e glucagone, regolando al meglio il metabolismo degli zuccheri .

Infine , particolari aree del nostro cervello producono e liberano nell'organismo sostanze oppioidi, ovverosia una sorta di morfina naturale (endorfine) che consente di sopportare al meglio la fatica ed anche il dolore durante le performance sportive e che regalano all'atleta quella sensazione benefica che si prova durante il  riposo post-allenamento.

A cura del dr P.M Giorgi specialista in andrologia ed endocrinologia

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